“Quando sarò grande” presentazione dell’Integrated Reporting 2024
“Quando sarò grande” è un impegno condiviso: Integrated Reporting di Paradisi
C’è qualcosa di potente nell’idea che “Quando sarò grande”, il titolo che abbiamo scelto per la presentazione del nostro Integrated Reporting 2024, non sia soltanto un auspicio per l’impresa, ma una promessa collettiva.
Venerdì 12 settembre abbiamo voluto raccontare quanto sia importante condividere momenti e idee, trasformandoli in un racconto di squadra. Lo abbiamo fatto ispirandoci all’ultimo lavoro editoriale di Giuseppe Morici, “Crescere è una cosa da grandi”, che abbiamo letto e discusso insieme in azienda.
Da quelle pagine abbiamo tratto le frasi più significative del nostro Essere Paradisi, trasformandole in grandi totem e tappeti che hanno accolto i nostri ospiti, per rendere visibile e tangibile il senso del nostro percorso.
Per noi ciò che conta davvero è che i valori non restino parole astratte, ma diventino azione concreta, esperienza condivisa, cosa viva.



Crescere con identità e sogni
Abbiamo intitolato la presentazione “Quando sarò grande” non a caso. Crescere significa certamente diventare più forti, ma anche restare fedeli alla propria identità e continuare a fare spazio ai sogni.
Durante la serata, attraverso la presentazione di Gaia Paradisi, abbiamo raccontato della nostra crescita numerica e di quella simbolica, attraverso la visione e il percorso di responsabilità che guidano il nostro cambiamento costante e in equilibrio.
Voci autorevoli sul palco
Giuseppe Morici, autore del libro “Crescere è una cosa da grandi”, è stato introdotto dal sociologo Massimiliano Colombi in uno scambio intenso e stimolante, capace di generare pensieri nuovi e ispiratori tanto per gli imprenditori quanto per le persone.
A seguire, l’economista Marco Marcatili ha dialogato con due rappresentanti di aziende marchigiane di successo, la nostra più piccola, con grandi visioni, noi di Paradisi, e una grande, altrettanto visionaria, rappresentata dall’imprenditrice Roberta Fileni.
Attraverso questa conversazione abbiamo cercato di tessere un filo conduttore tra due realtà jesine che vivono perché pensano in grande, condividendo riflessioni e sguardi sul futuro. Al centro del confronto sono emerse le nostre prospettive di crescita, innovazione e leadership condivisa vissuta in equilibrio dinamico.
Ogni azienda può essere grande a modo suo, se sa osare, immaginare e trasformare le idee in benefici per tutti.
Musica e talento: il cuore dell’evento
Altri momenti speciali della serata sono stati gli intermezzi musicali all’organetto, donatici dal maestro Roberto Lucanero, accompagnato dalla talentuosa studentessa Veronica Ferraioli. Un esempio straordinario di come, a soli 16 anni, sia possibile pensare in grande: Veronica è già una musicista professionista, iscritta all’Enpals, e la sua passione ha saputo emozionare tutto il pubblico.
Investire sul futuro: la Borsa di studio
Altro momento di grande significato per noi è stata la premiazione della Borsa di studio “Sandro Paradisi” donata dall’omonima Associazione, vinta dallo studente Andrea Venarotta dell’Istituto Marconi Pieralisi di Jesi. Un gesto simbolico che sottolinea l’impegno di Paradisi nei confronti delle nuove generazioni e la volontà di investire su chi rappresenta il presente in crescita della nostra società.
Fabbrica Comune e cambiamento condiviso
La serata si è chiusa con il dialogo sul progetto Fabbrica Comune, un percorso di crescita partecipata che interpreta il cambiamento come responsabilità collettiva. È stato un momento in cui tutte le voci presenti — dai relatori agli ospiti — hanno ribadito la filosofia di Paradisi: crescere insieme, con equilibrio tra identità, eredità e innovazione.
Grazie a chi ci accompagna
La presentazione del nostro Integrated Reporting 2024 non è stato solo un momento di restituzione, ma un’occasione per ringraziare tutti coloro che rendono possibile questo cammino: partecipanti, clienti, fornitori, banche, collaboratori, famiglia, imprenditori e imprenditrici, e chi ci segue anche da lontano.
Come scrive Giuseppe Morici: “Esistono aziende piccole che si pongono domande grandi, e aziende grandi che si pongono domande piccole” e Paradisi sente di appartenere profondamente alla prima categoria.